Le ricerche condotte dal Teatro d'Arte e Studio in materia di tradizioni e cultura popolare hanno permesso alla compagnia di elaborare questo spettacolo, che si presenta come una divertente e piacevole rassegna delle conoscenze che un tempo venivano trasmesse oralmente dai vecchi ai giovani, tutti in maggioranza analfabeti, quando insieme si riunivano al caldo animale delle stalle, in "filòs" appunto.
Le tradizioni, come il sapere, diventavano patrimonio collettivo attraverso le rime e le filastrocche, le canzoni e le battute di un umorismo legato alla concretezza del vivere quotidiano. Questo è lo spirito di Filòs, un salto indietro nel tempo alla ricerca delle nostre radici culturali.
Il dialetto è il grande protagonista dello spettacolo; cantato o recitato fa da tramite per portare gli spettatori a sedersi in compagnia e visitare con noi i luoghi della memoria: dalla stalla al cortile della casa colonica, fino al treno che portava le mondariso in Piemonte.
E' la lingua delle sirudelle, delle barzellette e dei canti, che acquistano la musicalità e il ritmo della parlata nostrana, da godere per le sue caratteristiche di sintesi e di espressività spesso intraducibili.