LE BARRICATE A PARMA 1922
Questo spettacolo nasce come rappresentazione di piazza, spettacolo popolare per eccellenza, perciò utilizza tutte le forme dei linguaggi spettacolari della tradizione popolare: si comincia con il cantastorie e il contastorie, poi le marionette, quelle a bavaglio (es. Frate Lino) e quelle a stanga (Ombrello del Vescovo). Le canzoni politiche originali dell'epoca intervallano e commentano attraverso i cantastorie come si faceva nelle piazze. I burattini raccontano Picelli, mentre i bambolotti rappresentano la solidarietà di classe per i figli dei lavoratori ospitati dai compagni di altre città. Tre pupazzi rappresentano gli agrari, inventori del protofascismo. Mussolini, Balbo e il Generali Del Bono sono una citazione futurista: un vaso da notte, due coglioni pelosi e una ventosa che sostiene un pallone gonfiato. La scena è costituitada una baracca per burattini che diventa una via del quartiere dove sorgono le barricate. Il tabellonedel cantastorie è la cartina della Parma vecchia, dove avviene la battaglia. La sirudella di Baistein Paneda è originale dell'epoca. Tutto viene detto,cantato, recitato almodo dei guitti sulle piazze. Non si concede nulla al sentimentalismodiallora, ma si insiste sulla didascalia secondo le indicazioni brechtiane del teatro epico. (note di regia)
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